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Pil invariato e crescita ferma, ma il MEF rassicura: «Avanti con le riforme»

Pil invariato nel secondo trimestre dell’anno: il dato comunicato dall’Istat denuncia una crescita ancora ferma. Nel secondo trimestre del 2016, infatti, secondo quanto esposto dall’istituto di statistica, il prodotto interno lordo è rimasto invariato rispetto al trimestre precedente ed è aumentato dello 0,7% nei confronti del secondo trimestre del 2015.

La variazione congiunturale è la sintesi di un aumento del valore aggiunto nei comparti dell’agricoltura e dei servizi e di una diminuzione in quello dell’industria. Dal lato della domanda, vi è un lieve contributo negativo della componente nazionale (al lordo delle scorte), compensato da un apporto positivo della componente estera netta

Un dato su cui è intervenuto il Ministero dell’Economia e della Finanza, precisando che «i segnali di un rallentamento globale dell’economia si andavano accumulando già da tempo. Negli ultimi mesi sono emersi o si sono rafforzati fattori di rischio geopolitico che hanno un impatto negativo sulla crescita italiana (tra questi minaccia del terrorismo, crisi dei migranti, Brexit). La propensione al protezionismo che sembra riemergere in alcuni contesti preoccupa i policy makers di tutto il mondo. In una riunione del G7 in maggio il Fondo Monetario Internazionale aveva segnalato un preoccupante rallentamento degli scambi internazionali e aveva messo in guardia da una riduzione generalizzata del commercio mondiale».

La strategia di recupero della competitività e della capacità produttiva del sistema-Paese – prosegue il Mef – continuerà con «riforme strutturali che migliorano la funzionalità del Paese a tutti i livelli, riduzione della pressione fiscale e semplificazione del sistema tributario, investimenti per recuperare competitività e potenziale produttivo. Nonostante la crescita sia più fragile del previsto, i conti pubblici sono sotto controllo, come evidenziato dall’andamento del fabbisogno del settore statale. A fine settembre il Governo presenterà nella nota di aggiornamento al DEF il nuovo quadro macroeconomico con le previsioni aggiornate sull’andamento dell’economia e in combinazione con i dati della contabilità nazionale sarà possibile valutare i target per il rapporto deficit/PIL e debito/PIL».

A proposito della legge di bilancio per il 2017, il ministro Pier Carlo Padoan ha dichiarato che «per essere efficace dovrà concentrare le risorse disponibili (limitate dal vincolo pesante costituito dall’elevato livello di debito pubblico) su poche misure a favore della crescita».

Per approfondire l’argomento www.istat.it e www.mef.gov.it